Se si prende un assegno pensione basso si può chiedere la revisione all’INPS: ecco cosa controllare

Se si ha un assegno pensione non elevato, è possibile chiedere all’INPS di rivederlo. Ecco i dettagli in merito.

Dopo moltissimi anni trascorsi a lavorare, arriva per tutti il momento di raccogliere i frutti di tanta fatica, e questi frutti sono la pensione.

Assegno pensione basso: come chiedere revisione INPS
Assegno pensione basso: perché chiedere una revisione INPS-atopway.it

C’è chi non vede l’ora di raggiungere questo traguardo, e chi invece, capendo che probabilmente non avrà un congedo elevato, vorrebbe continuare a lavorare. Qualcuno, nonostante una pensione elevata, in pensione non ci vuole andare per il troppo attaccamento al lavoro. Quel che però è certo, è che prima o poi bisognerà ritirarsi, causa anzianità.

La pensione è comunque quel momento in cui ci si può riposare dalle fatiche lavorative, ma non va vista come la fine di un qualcosa, bensì l’inizio di qualcos’altro, un dedicarsi maggiormente a se stessi, se si può. Può succedere, in certi contesti, che si percepisca un assegno di pensione errato. Il punto, però, è che non sarebbe un errore dell’INPS, ma deriverebbe da una conoscenza esigua delle norme con cui l’Istituto fa il calcolo dei suddetti assegni. Scopriamo meglio cosa accadrebbe.

Assegno di pensione basso, quando chiedere revisione INPS

A seconda dell’importo della pensione e ai redditi cumulati col coniuge, una persona che va in pensione può percepire delle ulteriori somme sulla pensione. Cifre aggiuntive, in pratica.

Assegno pensione basso: come chiedere revisione INPS
Assegno pensione basso: cosa controllare per chiedere revisione INPS-atopway.it

Tali somme sono dette maggiorazioni sociali, e non sono assegnate in automatico. Ci vuole, infatti, una richiesta. La maggiorazione sociale fa sì che cresca la somma base della pensione per coloro che hanno almeno 60 anni e un certo tipo di reddito. È proprio quest’ultimo, infatti, a determinare la somma che il pensionato andrà a percepire.

Quello che è importante sapere, è che con l’età (dai 60 anni in su), sale la maggiorazione. Secondo le statistiche del 2023 che dovranno poi essere aggiornate per il 2024, le maggiorazioni di cui si può disporre sono le seguenti:

  • se il pensionato ha tra 60 e 64 anni, la maggiorazione sarà di 25,83 euro
  • se ha tra 65 e 69 anni, percepirà una maggiorazione di 82,64 euro
  • se ha più di 69 anni, 136,44 euro.

Il pensionato, da solo, non deve oltrepassare il reddito di 6.816,42 euro, mentre il coniuge non deve andare oltre i 12.901,72 euro all’anno. Dunque è importante tenere presente questi parametri per poter capire se usufruire della maggiorazione sociale e quindi fare richiesta all’INPS per ottenerla. Chiaramente, per saperne di più, rivolgersi al sito dell’Istituto.

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